Orsola Licata
Vicenza 1823 - Napoli 1906

Orsola Faccioli nacque a Vicenza il 16 Agosto 1823 in una casa di proprietà dell'Accademia Olimpica, annessa al prestigioso complesso del Teatro Olimpico.

Una difficile situazione economica, quella dei genitori Gaetano (orafo) e Maddalena Lupieri, che fu aggravata dalla morte prematura di sei dei nove figli. La settimogenita Orsola manifestò una brillante predisposizione per l'arte, soprattutto per il disegno e la pittura, alla quale si dedicava con zelo fin da bambina.

Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia fino al matrimonio con Antonio Licata, celebrato tra il 1848 e il 1849 a Venezia o forse Napoli, contravvenendo alla tradizione del tempo, che imponeva lo scambio degli anelli nella parrocchia della sposa.

I coniugi Licata si trasferirono a Napoli, dove Orsola dal 1867 insegnò elementi di disegno presso i due Istituti privati degli Educandati femminili.

La coppia abitò sempre nel centro di Napoli, cambiando, in un quarto di secolo, spesso abitazione: vissero in Vico Belledonne, a Villa Proto in Vico del Vasto, nell'elegante Palazzo Serra di Cassano e nel Palazzo Filangeri in Via Atri, dove Orsola crebbe con amore e devozione i figli Augusto, Giovanni, Giustina e Gaetano.

Dalla "Biennale" borbonica del 1855, alla quale partecipò con il marito, fino alla XXI Mostra della Promotrice del 1885, s'impegnò con sollecitudine e trasporto nelle Esposizioni locali ed internazionali ma non ottenne i riconoscimenti sperati.

Negli anni 1886 e 1887 due penosi lutti gravarono sulla vita della donna: quello del figlio esploratore Giovanni, trucidato in Etiopia, e dell'amata sorella Benedetta.

Tornò a Vicenza nel 1890 su invito del Presidente della Commissione alle Cose Patrie, a vedere il dipinto risorgimentale (Vittorio Emanuele III che si mostra al popolo dal prospetto del Civico Museo) da lei stessa donato alla Pinacoteca di Palazzo Chiericati (oggi al Museo del Risorgimento). Qui dipinse la piccola veduta di Vicenza.

Dopo la morte del marito nel 1892, si allontanò dalla scena artistica. Il figlio Gaetano si prese cura di lei fino alla morte, giunta il 24 Dicembre 1906. E' sepolta insieme ad Antonio nel Sepolcreto dei professori di Belle Arti di Poggioreale.